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Molti credono che la cultura non sia più quella di una volta e che forse si sia semplicemente evoluta.

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Fotografia culturale di Almuñécar – WordPress.com

Cultura, quella parola di sette lettere che nel corso del tempo ha avuto così tanti significati e sfumature e che probabilmente se qualcuno si trovasse nella posizione di definirla, dovrebbe dedicare qualche minuto a pensare a cosa sia questo termine così ampiamente utilizzato, ma così poco compreso.

Tecnicamente, la cultura si riferisce all'intero corpus di conoscenze che consente a qualcuno di ampliare il proprio giudizio critico. Allo stesso modo, allude ai diversi modi di vita e ai costumi, alla conoscenza storica, religiosa, filosofica e scientifica e alla promozione dell'esplorazione di nuove forme artistiche e letterarie e allo studio in tutti i campi del sapere.

Tuttavia, nella pratica ci sono tante opinioni su cosa sia o non sia cultura per alcuni, basta guardare un argomento così dibattuto e controverso come la corrida: per molti è un chiaro riflesso della cultura, mentre per altri è intollerabile che venga considerata in questo modo.

Oggi molti esperti sostengono che la cultura è in declino. Paradossalmente, mai prima nella storia sono state fatte così tante scoperte scientifiche e tecnologiche, né sono stati pubblicati così tanti libri, né sono stati inaugurati così tanti musei. Tuttavia, nonostante tutto questo, persiste una critica popolare nei confronti dei giovani, una generazione perduta che non legge più, non si interessa all'arte e non conosce le nozioni fondamentali del sapere umanistico, scientifico e tecnologico.

Tuttavia, forse tutto ciò che è accaduto è che la cultura si è rinnovata nel tempo. Un esempio chiaro sono i social network, che se ben utilizzati rappresentano una finestra aperta sull’arte; Un modello è Instagram, che ha portato a un boom nel campo della fotografia. La danza, come la musica, si rinnova, con nuovi stili. In più, la creazione di programmi come OT, che ha portato migliaia di giovani a cantare a squarciagola canzoni vecchie di cinquant'anni. D'altro canto, il teatro negli ultimi anni ha vissuto un periodo di splendore, forse dovuto a grandi musical come Il Re Leone o Billy Elliot. L'arte si è modernizzata, trasferendo le sue tele nelle strade, grazie ai graffiti. Allo stesso modo, la globalizzazione ha permesso l'espansione della cultura: un esempio è l'aumento delle accademie di flamenco in Giappone.

Quindi, se si consuma cultura, l'unica cosa è che lo si fa in modo diverso rispetto ai decenni precedenti, questo non significa che sia migliore o peggiore, perché ciò che conta davvero è che sia una cultura di qualità.