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Il potere dell'amicizia femminile

Dico semplice perché non posso spettacolo con le parole la grande impressione che ho avuto leggendolo. Il mio sorriso era sempre presente mentre giravo e sfogliavo le sue pagine (alcune delle quali illustrate). Una storia così toccante in cui il amicizia femminile è stato il tema principale. L'autrice ha toccato temi talmente taciuti e dimenticati che non si è nemmeno resa conto di quanto sia essenziale dar loro voce.

Il libro è stato tessuto da Carmen G. de la Cueva e Ana Jarén che insieme hanno saputo coniugare il perfetto equilibrio tra le loro voci d'amore e una storia continua di creazione e originalità in ogni passo che hanno compiuto.

Le tue metafore presenti in tutto il lavoro mi hanno aiutato a entrare in empatia con coloro voci degli scrittori che hanno donato il loro corpo alla famiglia e che la loro anima è stata salvata nei libri. Scrittori diversi, corpi sparsi nello spazio che restano fedeli alla sensazione di rifugiarsi tra le pagine che scrivono.

L'autore ha prestato particolare attenzione ai sentimenti, all'oscurità e al contesto di ognuno di loro. Tutti uniti da una passione, ma separati da quel fantasma che li perseguita: “l'angelo della casa”. Collocato in un contesto per loro sfavorevole, ma essenziale per comprendere l'evoluzione che la Spagna ha vissuto nel ruolo della donna.

Pensata per chi non si accontentava di dedicarsi alla cucina, non gli bastavano i minuti in cui i figli si addormentavano, le nozze e il corredo che le mamme preparavano per loro. Niente era abbastanza per loro, volevano essere rondini in un mondo pieno di cacciatori. Erano quegli esseri che il silenzio di tutti non riusciva a consumare.

Una frase che mi ha colpito nel libro riguarda il sostegno reciproco di cui avevano bisogno per produrre con amore i loro scritti; il filo dell'amicizia era sempre cucito nella penna di ciascuna di loro. “Con l’aiuto che ci offrono lettere e memorie, iniziamo a comprendere quanto sia strano lo sforzo richiesto per produrre un’opera d’arte e quanta protezione e sostegno necessitino le menti degli artisti.” Virginia Wolf, Uccidi l'angelo della casa.